Lo Shui Xian Banyan è un famoso oolong di roccia il cui nome tradotto significa ninfea. Essendo questo tè uno yancha (yan=roccia, cha=tè) sappiamo già che la sua area di provenienza sarà la zona del Wuyi Shan dal caratteristico suolo roccioso ma qui abbiamo a disposizione un ulteriore prezioso indizio sulla provenienza di queste foglie. Il complesso di montagne dello Wuyi, infatti, si divide generalmente in quattro zone concentriche partendo da quella centrale dalla quale arrivano i tè più pregiati, chiamata Zhengyan, fino a quella più esterna chiamata Waishan dove vi è una produzione più intensiva e standardizzata. In questa categorizzazione troviamo, al secondo livello, intorno allo Zhengyan, la zona chiamata Banyan dove si ha un suolo con una minore concentrazione rocciosa ma che rimane sempre ben arricchito dal fiume che scorre in questa zona.Le premesse di quest’area fanno si che i prodotti qui raccolti mantengano un’ottima qualità e siano anche molto più diversificati. Tra le diverse tipologie di yancha lo shui xian è molto rinomato e il suo cultivar di origine presenta una capacità di crescita molto rapida e quindi utile ad avere un’ottima resa. Vista l’abbondanza di foglie raccolte spesso lo shui xian si può trovare con tante differenti lavorazioni: dalle più classiche, come quella di questo yancha, alle più sperimentali con tempi di ossidazione e/o tostatura molto diversi.
Una volta infuse le foglie di questo tè ci faranno subito sentire un sapore di arrostitura abbastanza intenso che, però, lascerà subito spazio ad altri sapori più dolci. Sul palato, infatti, si potrà sentire un sentore floreale accompagnato da una dolcezza un po’ secca che ricorda alle volte delle nocciole e delle altre alcune spezie. In questo tè si avranno diverse sovrapposizioni di sapori dove ci saranno sempre in sottofondo un sentore legnoso e minerale poiché queste sono due caratteristiche distintive degli yancha.
Luogo di origine
Area del Banyan, Wuyi Sahn, Fujian – Cina
Produzione
Dopo la raccolta le foglie avvizziscono al sole per un certo tempo prima di passare a una fase di riposo su vassoi di bambù al coperto. Da qua si dà il via all’ossidazione tramite un massaggio manuale della foglia che viene eseguito dal maestro produttore. Una volta che il tè raggiunge il livello di ossidazione desiderato (qui vi è all’incirca un’ossidazione del 75%) le foglie passano in un forno scaldato a carbone dove si blocca l’attività enzimatica. Dopo questa fase in forno viene data la forma definitiva alla foglia grazie a uno speciale macchinario prima di passare ai cicli di arrostitura della foglia che permettono di finire di asciugare il prodotto e valorizzare i suoi sapori.
Preparazione
Consigliamo caldamente di infondere questo tè nel metodo tradizionale cinese (gong fu cha) per gustare al meglio queste foglie. Seguendo questa preparazione si possono usare 6 grammi di foglie (circa 4 cucchiaini) in un gaiwan da circa 100 ml per ottenere più infusioni dai gusti diversi. Dopo un veloce risciacquo delle foglie in acqua a 100°C si può procedere a una prima infusione di 5 secondi e, dopodiché, mantenendo l’acqua alla stessa temperatura, si può procedere aumentando ogni volta il tempo di 10 secondi rispetto all’infusione precedente (5 – 15 – 25 …)
Questo tè ha una longevità di circa 7 infusioni.
Per una preparazione classica secondo lo stile occidentale consigliamo 3 grammi di foglie (circa 2 cucchiaini) in una tazza da 150 ml con acqua a 95°C per un tempo di infusione di un minuto e mezzo.
Il tè può essere filtrato per una maggiore facilità nel momento della degustazione e anche i tempi di infusione qua sopra indicati vogliono essere puramente indicativi quindi ci si può regolare anche in base al proprio gusto personale.
Si consiglia di conservare in luogo fresco e asciutto lontano dalla luce solare diretta.
Black Friday 50